venerdì 20 gennaio 2012

PARTO A PARTE/ PARTE II


Dopo una settimana a casa con unneonato ti guardi alle spalle, ti sembra siano passati dieci anni daquando avevi il pancione e contavi i giorni, ti sono rimasti addosso circadieci chili e le tue occhiaie ti regalano esattamente i dieci anni che tisembrano trascorsi.
Superato questo scoglio, ti rendiconto di aver già imparato sulla tua pelle (cadente) una serie di cose che maiavresti pensato di appurare con metodo empirico.
A questo proposito apro anche unfortunato speciale dedicato a tutti (tutte – per la verità) coloro che durantequesti mesi mi hanno sostenuto con i loro terroristici consigli gratuiti, che sonostati miseramente confutati dalla pratica dei primi giorni.
Potete anche voi aggiungere le vostreesperienze (anche non gravidiche) allo speciale che trovate in calce dal titolo“Te l’avevo detto io…e infatti era una cazzata!”

Nel mentre ho continuato a raccoglierele idee in merito agli ultimi giorni.
Ho imparato che i neonati fannoveramente UEUEUE. Non è una forzata onomatopea tipo cloppetecloppete opolipolipoli. Quando l’ho sentito ho cercato le batterie sul retro.
Ho imparato che il mio ombelicopotrebbe restare per sempre…diciamo…cavernoso.
Ho imparato che persone equilibrate enormo-dotate, diventando nonni, possono trasformarsi in esseri che stenterete a riconoscerecome vostri genitori, pericolosi incroci tra Sbirulino e un carillon rotto.
Ho imparato che quello che gli Ospedaliavanguardistici definiscono Rooming-in (cioè mollarti il pupo in camera 24/24)è un escamotage camuffato da teorie pedagogiche per evitare piagnoni istericinelle nursery.
Esempio?
Ore 4.45 – Junior piangente da circaquattro ore.
IO: Scusipuò tenere Junior un attimo? Il tempo che vado in bagno…
Infermiera della nursery: No.
IO: Ma…facciopresto...presto...
Infermiera della nursery: No. Mi sveglia gli altri bambini.
Ho imparato che esistono donne conturbanti anche a pochi minuti dopo il parto. Come la mia compagna di stanzadell’ultimo giorno che ha ricevuto tre uomini diversi nell’arco della giornatache le tenevano la mano e la chiamavano amore.Quando al terzo arrivato ha notato il mio sguardo interrogativo mi ha anchefatto l’occhiolino.
Ho imparato che non era possibileavere stanze singole.
Ho imparato che non è così vero chedopo il parto perdi tutti i chili di troppo e per cinque minuti mi sono sentitatriste (e grassa).
Ho imparato per la prima volta che puòsuccedere di fare una valigia e non avere abbastanza di tutto quello che ci hostipato.
Ho imparato che un corpo di 50 cm può emettere rutti comeuno di 180 cm.
Ho imparato che i medici non semprepossono essere di pratico aiuto.
Esempio?
Pediatra dell’Ospedale: Come sta il bambino?
Io: Mah…sembrabene, però il medico è lei…
Pediatra dell’Ospedale: Si fa capire quando ha fame?
Io: No…beh…nonparla…
Pediatra dell’Ospedale: No, dico se si fa capire quando ha fame?
Io: Si certo mi manda un sms!
Pediatra dell’Ospedale: Ohhh…
Io: Ma scusi piange! Cosa dovrebbe fare!
Ho imparato che tutto ciò che ha a chefare con i neonati, dagli accessori ai mezzi di locomozione, per quanto tupossa scegliere le cose più costose, d’avanguardia e progettate dai tecnicidella NASA, ti risulterà comunque scomodo, assurdo, cervellotico edevidentemente messo in commercio senza collaudarle con in braccio un neonato.
Ho imparato che avere sempre un tipodi 50 centimetriin braccio ti fa profondamente e lungamente desiderare di essere un orribilemutante con dieci comode braccia.
Ho imparato che quando un Papà diviene a recuperare con un sorriso e una carrozzina, finalmente è ora di tornarea casa. La nostra.

“TE L'AVEVO DETTO IO…e infatti era unacazzata!”
Primi classificati: tutti quelli che “nonprendere tutine un mese che poi non gli vanno bene e se anche gli andasserobene durano una settimana. E poi vedrai che te ne regaleranno a vagoni!”.
Junior aveva quasi solo tutine 1/3mesi e pur non essendo un pigmeo (3 kg 720 e 50 cm la gioia di mamma) nuotava strillando nelle suetutine giganti infilando due piedi per gamba e guadagnandosi il nome diSirenetto dalla prontezza di spirito di SS.
Me ne hanno anche regalate tante. 3mesi. Supponendo che avesse una madre abbastanza intelligente da preparagli un corredo su misura! Così gliele metti quando è grande…!

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