giovedì 7 giugno 2012

Un problema che nessuno capisce è un problema che non esiste?


 




Sto per rientrare al lavoro. Ne soffro profondamente e all’idea che possa soffrirne anche Junior il mio dolore aumenta. Ho selezionato una tata dopo un casting degno di epoche della storia passate, ma nessuno sembra capire la mia difficoltà attuale e, ancora peggio, quella alla prospettiva futuribile di mandarlo all’asilo nido.





La mia amica del cuore non ha figli.
-          Ah…quindi rientri al lavoro.
-     Eh…si. Purtroppo. E’ dura l’idea di staccarsi da Junior. Sono giorni che piango. Insomma…
-          Devo andare a comprare un costume.
-          Si…vabbè…dicevo che il primo distacco dalla mamma è sempre un momento…
-          Devo andare a comprare un costume vado in ferie.
-          Si. Ho capito. Quindi?
-          Quindi vado.
Tututu.

La mia collega del cuore non ha figli.
-          Ah…quindi rientri al lavoro.
-     Eh…si. Purtroppo. E’ dura l’idea di staccarsi da Junior. Sono giorni che piango. Insomma…
-          Eh…certo che tutto questo tempo a casa…dev’essere stata una figata!
-        Si, beh…se togli il fatto che ho partorito, che non dormo sei ore filate da mesi e ovunque vada devo tirarmi dietro una lettiga con dentro un Junior sempre contrariato…si, a parte quello…una figata!
-          E poi adesso fai mezza giornata. L’allattamento…
-          Si. Mezza giornata…però è comunque difficile staccarsi dal piccolo…
-          E poi l’aspettativa potrai recuperarla anche dopo…
-          Si…anche dopo…dicevo che il primo distacco dalla mamma è sempre un momento…
-          Devo lasciarti.
-          Adesso? Stavo parlando.
-          Devo andare a fare un figlio. Il lavoro mi stressa. Ciao.
Tututu.

Mio fratello Paul non ha figli.
-          Paul. Ti ricordi quando ti avevano portato alla scuola materna?
-          Si. Benissimo.
-          Paul…ti ricordi cos’hai mangiato ieri sera?
-          Mmm…vediamo…ieri…No, sinceramente non mi ricordo. Perché?
-          Lasciamo perdere. Tu eri stato traumatizzato dall’evento?
-          Da quello che ho mangiato ieri?
-          No, Paul, scusa, intendevo dalla scuola materna.
-        No. Cioè, poi ti abitui. Fai gruppo. Organizzi squadre. Vandalismi. E’ bello. Cioè poi lo vivi come una cosa che va fatta.
-          Ma Paul…non è che quella storia dei bagni allagati…
-          Bagni…quali bagni?
Tututu.

SC ha un figlio. Junior.
-          Sono veramente depressa all’idea di staccarmi da Junior. Potrebbe soffrirne molto.
Restare traumatizzato. Compromettere per sempre il rapporto tra noi.
-          Beh…pensa quando lo manderemo all’asilo!
           

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