Fare
una cosa che mi ha procurato molti più sensi di colpa della prima volta che ho
saltato il cambio pannolino delle quattro del mattino perché avevo troppo sonno
e non mi sembrava troppo sporco (Regola n.1 Trovarsi delle giustificazioni
Regola n.2 La prima volta è sempre la più difficile). Più sensi di colpa di
quella volta che ho ignorato che si fosse svegliato piangendo perché mi stavo
asciugando i capelli per poi trovarmelo appallottolato nella coperta come un
porcospino.
Ebbene
l’ho fatto. L’ho iscritto all’asilo nido.
Ritornerò
sull’argomento quando sarò psicologicamente più forte e avrò imparato a far
spallucce davanti a tutti quelli che mi hanno informato con tatto che questo
farà di Junior un adulto insicuro, psicologicamente instabile, bisognoso
d’affatto e – mal che vada – una mente pericolosa. Grazie.
Ad
ogni modo, l’operazione si è svolta compilando un format on-line. Che comodità
il progresso in Italia– direte voi. Invece no. Perché prima compili il format
on-line e poi devi andare allo sportello a consegnare il cartaceo. Un po’ come
quando in gravidanza dovevo fare ore e ore di coda alla cassa del Policlinico
per consegnare un foglio che attestasse che ero esente e non dovevo pagare
niente. Utile davvero.
A
parte questo compilare il format virtuale oltre a farmi sentire una pessima
madre non virtuale mi ha permesso di scoprire, inserendo nel programmino le
nostre date di nascita, che in questa casa tutti siamo nati di martedì.
E
così uno pensa Oh, avrà sicuramente un
significato!
Devo
aggiungere per dovere di cronaca che se a pensarlo è una sostenitrice del
“tutto succede per caso – non c’è un perché – la verità non è là fuori” allora
ci troviamo di fronte a un’evidente deriva romantico-irrazionalista dovuta alla
maternità. Sicuramente durerà poco.
Così
vado su uno di quei siti dal titolo per me repellente tipo I sentieri della luce piuttosto che Pensieri di stelle e ti dicono ovviamente che, essendo nati sotto
l’influenza di Marte, di nati di martedì – e cito – evidenziano un carattere
irruente, battagliero e sanguigno. Non mancano doti di riflessività
e di saggezza, sebbene l'essere pacati non sia un loro elemento specifico.
Vabbè questo poteva
dirtelo anche mia madre…
Superato il breve
momento di perdizione, torniamo alla realtà perché Junior ha le coliche. Molte
coliche. Violentissime coliche. Ogni giorno e circa a ogni ora.
E’ straziante. Per lui e
abbastanza anche per me. Perché fa male vederlo star male. Perché fa male non
poter far niente per aiutarlo e anche non riuscire a fare nient’altro che
pensare “vorrei tanto fare qualcosa per lui”.
Così per uscire da
questa situazione di dolente immobilismo, provati in rapida successione con
miserevoli risultati i seguenti rimedi:
- Sciroppo omeopatico rabarbaro finocchio e liquirizia (e sfido io a stare meglio con quello…)
- Cuscino riscaldabile ripieno di noccioli di ciliegio (blando palliativo)
- Massaggino dopo il bagnetto (anni a pagare una massaggiatrice e non imparare niente!)
- Litri e litri di tisana al finocchio per aiutare la mamma a espellere l’aria (e poi mi lamento di dormire da sola…)
- Costosissimi fermenti lattici da conservare e assumere in cella frigorifera
- Soffiare sul pancino di Junior (che mi ha preso per deficiente)
- Tre diversi sciroppini prescritti dalla pediatra paventando un esaurimento, dei quali solo il più tragicamente potente (somministrato dalla sottoscritta ovviamente in preda ai sensi di colpa) sembra dare qualche effetto e permettere qualche ora di respiro a tutti quanti.
portiamo Junior da un
pediatra luminare nel suo campo.
Il quale tranquillizza
sul fatto che è tutto normale - e non so se stavolta avrei preferito sentirmi
dire qualcosa di diverso – MA lui
possiede il rimedio.
Non so se perché mi era
stato raccomandato come un luminare o perché avesse appena confessato di aver
avuto due gemelli, ma ho iniziato a guardarlo come se stesse per scrivere sul
ricettario la famosa risposta alla domanda
fondamentale su la vita,
l'universo e tutto quanto e che stavolta non fosse 42.
- Lacotbacillus!
- Cioè devo dargli l’Actimel???
- No. E’ un fermento specifico per neonati di ultimissima
generazione con Lactobacillus. Sospenda ogni altra cura, gli dia questi e dopo
due giorni di assunzione vedrà che passerà tutto.
- Passerà…tutto…?
- Esatto!
- Sospendere…tutto…il resto?
- Esatto!
- Per due…due giorni?
- Esatto! Guardi le scrivo tutto…
- E in questi due…due…giorni…?
Il luminare alza gli
occhi dal ricettario e mi guarda con una faccia che se non fosse stata così
poco attraente sarebbe sembrata dire: Signora…QUESTA E’ SPARTA!
Ma dopo tutto noi siamo
gente nata di martedì!
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